giovedì 25 ottobre 2012

Se dovessi scegliere un unico posto per rappresentare Quito, questo sarebbe il mercato di Ofelia:
... un'esplosione di gente, bambini, colori, forme, odori, voci, grida, caos, allegria!

Spero che le foto riescano a rendere almeno l'idea! ;)

martedì 23 ottobre 2012


Non ho mai sopportato perdere tempo con gli spostamenti.
Ora per andare al centro infantile devo farmi più di un’ora di autobus.
Eppure è uno dei momenti della giornata che mi piace di più… Mi perdo ad osservare le persone:  i loro visi, i loro vestiti, i loro gesti. E’ troppo bello, in questo paese ci saranno una ventina di etnie, con lineamenti e colori della pelle diversissimi. Gli Untsuri Shuar, gli Huaorani, i Quichuas, gli A’l Cofàn, i Saraguros, gli Afroecuatoriani…e chi più ne ha più ne metta.
Sto imparando a vivere il tempo senza volerlo sfruttare a tutti i costi.
Sto conoscendo ragazzi che hanno la mia età, ma vite molto diverse dalla mia.
Mi piace moltissimo il momento dopo il pranzo al centro infantile: i bambini si addormentano, e Gaby, Nancy e io ci sediamo sul tappeto a chiacchierare. Mi hanno colpito queste due diciannovenni, sempre allegre e affettuose, che dal lunedì al venerdì lavorano dalle 7 alle 16, poi tornano a casa a studiare e sabato e domenica si svegliano alle 5.30 per andare all’università.
Oggi Nancy mi ha portata nella stanza dove stanno i bambini di un anno, si è fermata davanti ad una bambina e, sorridendo, mi ha detto “Questa è mia figlia”….
Forse sono riuscita a nascondere lo stupore solo perché per strada vedo spesso ragazze giovanissime che spingono carrozzine.
“Anche Gaby ha un figlio?” ho chiesto io.
“Aveva un bambino, ma è morto due anni fa, quando aveva una anno”.

 Abbiamo storie e vite molto diverse, ma è bellissimo che il modo di fare amicizia e di divertirsi sia lo stesso.

 

martedì 16 ottobre 2012

limon y sal

Questa è la canzone preferita di Anita... indipercui è diventata la colonna sonora della casa ;)
http://www.youtube.com/watch?v=tIpzfs5tBJU

primeros dias...


Sono ancora scombussolata dalla mia nuova vita, ma ogni giorno è un passetto avanti.
Mi accorgo che ho bisogno di tanto tempo e pazienza per osservare, cercare di capire, abituarmi alle novità, conoscere le persone, farmi conoscere… ma non è facile abbandonare la mentalità della massima efficienza, del “tutto e subito” a cui sono abituata…  E soprattutto non è facile essere, forse per la prima volta, io da sola.

Quito è enorme. Alcune strade sono vuote e desolate, altre straripano di vita: bambini, cani, persone  di tante etnie diverse e (attenzione attenzione!) ho visto anche una donna, praticamente in mezzo alla strada, con tre caprette che mungeva il latte per venderlo al momento!

E’ fantastica la capacità di questa gente di far festa. Sabato sera si festeggiava San Lucas: c’era una musica che non poteva non mettere allegria e hanno fatto dei balli bellissimi indossando i vestiti tradizionali super colorati.
Li ho rivisti anche domenica………a Messa!! Ogni gruppo etnico ha danzato in mezzo alla chiesa i propri balli con i vestiti tipici… troppo bello!

Oggi sono andata per la prima volta al centro infantile dove lavorerò probabilmente fino a dicembre. Amo i bambini perché ti saltano subito addosso come se ti conoscessero da sempre!! Sono in una classe di venti bambini di tre anni, insieme a due educatrici ecuadoriane della mia età davvero gentil issime. La parte più divertente è stata il pranzo: quando è arrivato il secondo metà bambini si erano addormentati sul tavolo, e per quanto cercassimo di svegliarli per farli mangiare loro crollavano dal sonno con la bocca piena. Allora li abbiamo portati in aula a dormire, però non è come nella mia ex scuola materna, in cui ogni bambino aveva la sua brandina. Qui c’è un unico materassone per terra. Dopo che circa metà bambini si erano distesi occupando tutto lo spazio, le due educatrici si sono messe ad infilare gli altri in ogni fessura per farceli stare tutti. E’ stata una scena divertentissima: dopo cinque minuti erano tutti addormentati nelle posizioni più assurde!
Qui a casa Spondylus stiamo diventando sempre di più una strana ma allegra famigliola. E’ bello la sera cucinare tutti insieme ridendo e ascoltando musica.

Oggi Gigi mi ha detto “nella vita non c’è niente che sia bellissimo e allo stesso tempo non sia difficlie”….

venerdì 12 ottobre 2012

...dall'altra parte del mondooo!

Questo è il giorno più lungo della mia vita... sono sveglia da 21 ore ma non ho mai smesso di vedere il sole!
La mia fedelissima compagna di viaggio, la mia buona stella che mi porta fortuna,(o meglio, che mi risolve sempre le situazioni più sfigate =P ) non mi ha abbandonata neanche questa volta: non mi sono persa ad Amsterdam, non mi hanno perso le valigie e, soprattutto, non sono finita in Sud Africa =P
Sono in Ecuador da circa tre ore. Ora sono nella mia nuova casetta... è carinissima! :) con me vivono Anita, una donnona Ecuatoriana assolutamente geniale (vi dico solo che ha passato il tragitto areoporto-casa a sventolare una bandierina dell'Ecuador facendo un tifo sfegatato perchè oggi c'è la partita Ecuador-Cile), Paola, la mia compagna di stanza, che è abruzzese, ama l'incenso e mi ha promesso che mi insegnerà a fare i saponi con l'olio d'oliva, Silvia che viene da vicino Padova, ma rimarrà a Quito solo fino al 25, e Gigi che devo ancora conoscere.
....Pian piano poi si aggiungerà altra gente chissà da dove :)

Buenas noche, chissà se dall'altra parte del mondo si sogna uguale :)