Oggi ho imparato una parola
bellissima: Minga. Ovvero LAVORO COMUNITARIO. Per gli ecuatoriani è
un’esperienza comune, nelle città come nei villaggi indigeni. Quando c’è un
lavoro da fare, come il tetto di un asilo da riparare o una strada da
costruire, ciascuna famiglia manda almeno un membro a lavorare, anche se non ha
figli in quell’asilo o non passa mai per quella strada... stupendo!
Il quartiere dove vivo,
Carcelen Bajo, qualche hanno fa era molto più povero e degradato di com’è ora.
E’ stato costruito quasi tutto negli ultimi anni… attraverso minghe organizzate
spontaneamente dalla gente!Però ora che c’è un po’ più di benessere, ci sono le strade, le fogne, le antenne della tv non si fanno più minghe a Carcelen Bajo…
Un proverbio africano dice “l’abbondanza divide il villaggio più della carestia”
Ho finito circa cinque minuti fa un libro della Allende dove c'è un passo bellissimo in cui lei descrive l'idea che i cileni hanno del lavoro, soprattutto nelle piccole comunità del centro-sud. Non usano 'minga' ma il concetto va di pari passo!
RispondiEliminaCiao Chiara!
RispondiEliminache belle foto!
che bel viaggio ed esperienza, goditelo fino in fondo!
Lerri, il gatto, è affamatissimo e non scoccia
Vicenza, la città, stà diventando grigia che più non si può
Il pigafetta, la scuola, stressa e scoccia, scoccia e..
Viaggiare è il modo più bello di utilizzare tempo e risorse, una frase di un indiano, tal signor Tagore Rabindamath letta in un libro di Severgnini dice che:
Non ho lasciato in cielo la storia dei miei voli, Ho volato e questa è la mia gioia!
Me la sono attaccata sulla valigia!
AYAYAYAY!
que viva ecuador!
=P
Girolamo detto momi
tesoro, questo è davvero un regalo preziosissimo.
RispondiEliminaGrazie mille. Un bacio bello e un abbraccio fortissimo!