lunedì 26 novembre 2012

Juncal

Questo week end sono andata a trovare Fabio e Olga, detti anche bianco e nera: lui è italiano, lei è afroecuatoriana. Si sono sposati e da poco è nata una bellissima bambina color cannella.
Vivono a Juncal, un piccolo paese a nord di Quito, la cui popolazione è 100 % afro, con la sola eccezione di Fabio. Era stranissimo girare per le strade ed essere l’unica bianca… mi guardavano tutti!!
Conoscere la storia di Fabio e Olga è stata per me una testimonianza bellissima. Juncal si trova in una delle zone più povere dell’Ecuador. Il livello di disoccupazione è altissimo, quello d’istruzione bassissimo. Per i giovani non c’è assolutamente niente, neanche un luogo di ritrovo. Ma la gente si è abituata a vivere, o meglio sopravvivere, lì, e non ci sono grandi rivendicazioni, né speranze per un futuro migliore.
Proprio qui hanno deciso di trasferirsi Fabio e Olga dopo il matrimonio.
Hanno creato una piccola associazione che lavora con le donne e con i giovani, e ci stanno dedicando quasi tutto il loro tempo e le loro risorse con un’energia incredibile. Con le donne è nato un progetto di turismo comunitario, uno di artigianato e uno di balli e musica. In questo modo riescono ad aumentare un po’ le entrate nel bilancio familiare e stanno riscoprendo la cultura afro, che sta rischiando di scomparire.
Con i giovani invece cercano di creare occasioni di incontro, di riflessione e di volontariato.
Mi hanno confessato che ancora stentano a vedere dei risultati, ma un piccolo cambiamento si sta muovendo.
Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui mi hanno accolta, non mi conoscevano, ma mi hanno fatto sentire subito a casa. Li ho aiutati a sistemare l’orto, a preparare la marmellata di Guayaba e a impastare le tortillas di yucca. Si respirava una pace bellissima.
Sabato sera  siamo andati al matrimonio di una coppia del paese, gli sposi avevano la mia età e già un figlio di tre anni. Dopo la Messa è cominciata la festa… musica afro e balli per tutta la notte! Noi siamo tornati a casa alle cinque di mattina (io non mi sentivo più i piedi!), ma fino alle 8 è stata festa grande! :D

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