In questi
giorni non riesco molto a farmi sentire con le mail e skype, quindi approfitto del
blog per dirvi che sto bene, che sono felice perché sto conoscendo un sacco di
persone di qui, e, se anche a piccoli passi, sto cominciando a stringere delle
belle amicizie.
Il lavoro al
centro infantile mi sta coinvolgendo sempre di più. Non è facile: con i bambini
non esistono scuse ed è impossibile tirarsi indietro, esigono che mi metta in
gioco con tutte le mie energie. Ho la sensazione di avere tra le mani qualcosa
di preziosissimo ma delicatissimo: i bambini non hanno difese, il potere che
abbiamo su di loro è enorme, e di conseguenza lo è anche la
responsabilità. Assorbono tutto ciò che
vivono, e tutto farà parte di loro quando saranno grandi.Moltissimi dei bambini con cui lavoro vivono situazioni di maltratto e violenza in famiglia, altri non hanno il papà, molti hanno ritardi nel linguaggio perché nessuno in casa li ascolta. Io non ho nessuna competenza da offrirgli, cerco solo di riempirli di affetto e di attenzione.
Alla fine della giornata però mi rendono conto che mi hanno restituito moltiplicato per cento l’amore che gli ho dato: mi vengono in mente Isabel, a cui piacciono tantissimo gli abbracci, mi abbraccia così forte che sembra che voglia ricaricarsi di forza. La risata allegra di Abigail, quando la faccio volare come un aereo. Lo sguardo quasi sempre serio e triste di Israel, che però si illumina ogni volta che lo faccio saltare sulle mie ginocchia. E le decine di bimbi che ogni mattina, quando arrivo, mi corrono incontro con un sorriso enorme urlando “Hola Claritaaaa!!!”
Mi vogliono e mi chiamano per quello che sono, con loro non esistono maschere né barriere.
Sono io che ho bisogno di loro: mi stanno tirando fuori tutto l’amore e la tenerezza di cui sono capace. E me ne stanno dando a palate.
Mi sto accorgendo che i bambini stanno risvegliando il meglio di me, mi stanno rivelando quei doni che non sapevo nemmeno di avere. Credo che valga per tutte le persone più deboli e meno considerate, credo che siano una sorgente d’amore capace di farci uscire da noi stessi e di trasformarci.
Cresci e impari in fretta Chiara. Chissà quando ti rivedrò, sarai la stessa persona? I poveri ti fanno nuova :) Dani
RispondiEliminaQuanto hai ragione.. Certe volte penso che tutto è brutto, tranne i bimbi. E poi però valuto che almeno una volta devo esser stato amabile anche io, e tutti gli altri.
RispondiEliminaUna volta eravamo belli bimbi anche noi. Forse quando ci va male qualcosa, ci diamo troppe arie o ci ammazziamo di aspettative dovremo concentrarci su cosa eravamo: felici bambini abbracciosi che urlano Hola Claritaaa...